Mentre le voci di un ritorno al proporzionale (confortate dalle stime dei sondaggi della Ghisleri) fanno balenare a Silvio Berlusconi l’ipotesi di un ritorno in pista alle prossime elezioni Politiche e persuadono gli italiani che in fondo il Post-berlusconismo non è mai cominciato, ecco Rubettino edita un instant ebook di Giovanni Belardinelli dal titolo “Berlusconiani e antiberlusconiani. La guerra civile fredda della Seconda Repubblica”. Si tratta di un saggio sull’eredità politica della Seconda Repubblica che nasce in collaborazione con la Rivista di Politica diretta da Alessandro Campi.

C’era una volta la prima Repubblica – è l’esordio di Belardinelli, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Perugia e collaboratore del Corsera – con il suo corteo di partiti e di governi, di lotte e discussioni fra avverse fazioni politiche, di sezioni di partito, feste dell’Unità e dell’Amicizia, di tessere e bandiere. Poi arriva Tangentopoli e spazza via tutte quelle tradizioni politiche e ideologiche su cui per un cinquantennio si era retto il sistema istituzionale. Il loro posto viene preso dal berlusconismo e dall’antiberlusconismo: due culture politiche sui generis, polemiche e conflittuali, povere intellettualmente e prive di respiro progettuale, caratterizzate da un eccesso di radicalismo verbale e da una visione demonizzante dell’avversario politico. Ne è scaturio un anomalo sistema bipolare che ha retto l’Italia negli ultimi vent’anni e che ha dato origine ad una vera e propria guerra civile fredda. Ma ora – si chiede Belardinelli – cosa accadrà? Ora che Berlusconi sembra essere uscito di scena?

Ma la politica si evolve troppo in fretta: vuoi vedere che sarà necessario scrivere un nuovo ebook sul ritorno del Cavaliere, come unico superstite del post-berlusconismo?
(11 luglio 2012)