Proviamo a dirla così: all’inizio del Lavoro intellettuale (1954), Jean Guitton fa precedere la prefazione da un distico tratto da Nietzsche. C’è scritto pressappoco così: “le verità più preziose sono i metodi”.

Rivado a queste parole ora che Fandango pubblica un nuovo volume delle interviste che The Paris Review ha prodotto nel corso dei decenni (dal ’53) a schiere di scrittori. Sì, perché da quelle pagine vengono fuori aneddoti, segreti e confessioni che ci portano dritti dritti nel mondo degli autori che abbiamo conosciuto e apprezzato per la loro opera. Ebbene, per il lettore può essere una piacevole sorpresa curiosare nella stanza di uno scrittore, ma per chi scrive può essere qualcosa di molto di più: ecco, può essere la scoperta di un metodo di lavoro.

Il quarto volume prende l’abbrivo dall’introduzione di Salman Rushdie. Tra gli intervistati Marianne Moore, Ezra Pound, Jack Kerouac, Philip Roth, V.S. Naipaul, Murakami Haruki, Orhan Pamuk e David Grossman.
(9 luglio 2012)