Proprio vero: nessuno è profeta in patria, cioè in casa sua.
Me ne accorgo una volta di più dopo il pandemonio che si è scatenato per le cinque idee-libri per ragazzi che ho finito di sfornare per Scecspir la scorsa settimana. Ricordate?
Suggerivo cinque libri, naturalmente pensando anche e soprattutto ai miei due ragazzi più piccini. Ebbene, volete sapere? Il risultato è stato devastante.
Il ragazzetto, 11 anni, mi ha spiegato di essere troppo impegnato in questi giorni con la lettura di una di quelle storie dell’Uomo Ragno che in casa mia – devo ammettere – non sono mai mancate.
La più piccina, 8 anni, mi ha fatto rilevare che era molto presa dalla lettura de La lunga notte del dottor Galvan, di Daniel Pennac.
Non è finita.
Come se non bastasse, a questo punto al coro di proteste si è aggiunto il più grande, Elle, un bamboccione di vent’anni, secondo anno d’università, che mi fa notare, rizzelato: “Sul tuo blog ti sei fatto in quattro per offrire consigli di lettura per loro e non hai pensato a me”.
Gelosie fra fratelli… Sorrido e capisco che ha ragione Elle, devo fare qualcosa
Faccio dunque una breve rassegna delle mie ultime peregrinazioni in libreria e dal mio quadernetto di appunti ecco che trovo due spunti per i giovani. Spero che possano essere graditi.

Comincio dalla storia che tira fuori Patrizia Belli nel suo Il cuore a stella, Edizioni Egon.
Con scrittura vivida e ferma l’autrice parla delle inquietudini dei giovani narrando la storia di Ros, una ragazza strana che ama camminare sui tetti degli edifici abbandonati. È bella da mozzare il fiato, ma sotto i maglioni sformati nasconde strane e inquietanti cicatrici. Luba ha dichiarato guerra al mondo e si diverte a sfidare i compagni in pericolose gare di coraggio. Entrambi celano un profondo dolore rimosso. Sarà grazie all’intervento di un misterioso bibliotecario che i due ragazzi troveranno l’uno nello sguardo dell’altra la chiave per un’inaspettata felicità.
Tutto comincia con il ricordo di un amore da parte di una donna anziana: e subito la si vede bambina… Poi verranno le pagine tristi della violenza, ma anche quelle consolanti scritte attorno ad una figura bellissima che è quella del vecchio bibliotecario.
Sì, penso proprio che ne valga la pena.
Due parole su Patrizia Belli: giornalista e scrittrice, ha esordito nel 2006 con il romanzo Vaniglia. Autrice di vari racconti, nel 2011 ha vinto per gli inediti storici il Premio Gelmi di Caporiacco con Figlia di tante lacrime. Vive e lavora a Rovereto.