A 32 anni dalla morte del piccolo Alfredo Rampi, che tutti ricordano come Alfredino, un concorso letterario per opere inedite porterà il suo nome. La tragedia del bambino in fondo al pozzo – entrata nella memoria collettiva
per avere, per la prima volta, tenuto il pubblico televisivo incollato alle dirette per seguire il tentativo di salvataggio – diventa fonte d’ispirazione per un premio che metta al centro «il valore e la tutela della vita umana» utilizzando la narrativa.
Il premio è bandito dal Centro Alfredo Rampi, nato per
volontà di Franca Rampi, dopo l’invito dell’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini. Per i promotori si tratta di «un evento culturale che possa toccare gli animi e la sensibilità di molti»: dalla morte di Alfredino, infatti, «sono nati anche inaspettati cambiamenti socio-culturali, dei
quali siamo testimoni, e crediamo importante promuovere un movimento ideale che agevoli l’elaborazione collettiva del trauma che colpì l’intero Paese».
Sono tre le categorie del concorso, che è organizzato con la collaborazione dell’Inail e della casa editrice Giulio Perrone. La giuria presieduta da Walter Veltroni, e di cui fanno parte scrittori, giornalisti e professori universitari, selezionerà un romanzo inedito che verrà pubblicato dalla casa editrice, i migliori racconti saranno pubblicati anch’essi in un’antologia, e per la sezione «Mi rischio tutto!», aperta anche alla partecipazione dei bambini, i migliori racconti a tema sociale potranno diventare un ebook.