Fortunato chi c’era: deve essere stato entusiasmante e ricco di stimoli l’intervento di Ian McEwan a Collisioni13. Dai twitter che ho potuto sfogliare sabato, ho ricavato questo piccolo “credo” del grande autore britannico. E’ una piccola summa, che accanto al video forse può servire anche a qualcuno dei 25 visitatori unici di Scecspir.
L’arte e i giovani /1
“Per fare narrativa a 21 anni devi essere pazzo. Io volevo unire gli opposti: dark dell’animo umano con una scrittura cristallina”
L’arte e i giovani /2
“Da giovane ti senti importante. Poi con il successo arriva la vulnerabilità e sei costretto a prenderti in giro”
L’arte e i giovani /3
“Ringrazio chi a sedici anni, in piena tempesta ormonale, mi ha avviato ai piaceri dell’arte”
Gli adulti
“I grandi si illudono di sapere che cosa succede dentro la testa di un bambino di dieci anni”
Scrivere /1
“Scrivere significa avere a che fare con il dolore e poi aprire pian piano le porte alla gioia”
Scrivere /2
“Uno scrittore prova solo piccole scintille di gioia accompagnate da un senso di sorpresa, scoperta per cosa scrive”
Leggere
“La lettura e’ una cosa per cui bisogna combattere”
I festival
“I festival? Sono anche occasioni per incontrare quella grande famiglia di amici scrittori che non vedi mai”
Simpatia /1
“È un grande piacere condividere con voi questi 35 gradi”
Simpatia /2
“E alla fine, in caduta, lieve: questo giorno è passato”
Anteprima
Il prossimo romanzo parla di un giudice che deve decidere di un minorenne – testimone di Geova – che deve avere una trasfusione ma non vuole
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