Ricordate Babar? Sì, proprio lui, l’elefantino nato nella foresta e cresciuto in città, con tanto di ghette e bombetta. Segnò la nascita di un genere: nel 1931 Jean de Brunhoff, artista e pittore francese che viveva a Parigi, illustrò una storia della buonanotte che la moglie Cècile aveva inventato per i loro bambini. Ne venne fuori un libro rivoluzionario che ora Donzelli Editore ripropone con il titolo Le storie di Babar.
La prima traduzione inglese fu del 1933, fortemente voluta dal creatore di Winnie-the-Pooh, A. A. Milne, che, rimasto folgorato da Babar, scriveva nella prefazione: “Se ami gli elefanti, amerai Babar e Celeste. Se non li hai mai amati, d’ora in poi li amerai. E se da adulto non sei mai stato attratto da un libro illustrato, eccone uno che ti catturerà”.
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