giocodellocaNon è sufficiente avere una buona trama per ottenere un buon romanzo, se lo stile non c’è. Ne è certo Roberto Carnero, che qualche giorno fa scriveva in proposito un articolo di fondo su Agorà di Avvenire: “In realtà per fare letteratura c’è bisogno d’altro. Di una cosa in particolare, di stile. Ma se guardiamo ai narratori italiani delle ultime leve, ci rendiamo conto di trovarci di fronte a una generazione senza stile”. Interessante poi il riferimento agli influssi dei narratori stranieri. Scrive Carnero: “Che poi lo stile non sia al centro delle preoccupazioni di chi scrive lo vediamo anche dal fatto che quando chiediamo ai giovani scrittori in voga quali autori essi considerino loro maestri, spesso ci sentiamo rispondere con dei nomi stranieri, per lo più d’area nord-americana (i vari De Lillo, Franzen, Philipp Roth). Niente di male per carità, anzi qualcuno potrebbe salutare con favore questa sprovincializzazione dei riferimenti. Ma se la lingua è una componente fondamentale – anzi, potremmo dire, la prima componente – dello stile, ci si chiede quale stile potrà sviluppare chi, scrivendo in italiano, legge quasi solo autori che usano l’inglese”.


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