Caro-libri, foto Boffalora, Milano, LM, Italia
Caro-libri, foto Boffalora, Milano, LM, Italia
Un ripensamento sull’aumento dell’Iva sui prodotti culturali. È quanto chiede il presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Marco Polillo con una lettera inviata al premier Enrico Letta per «un opportuno emendamento del Governo, o un atteggiamento meno ostile di fronte ad iniziative parlamentari volte a ricercare un’adeguata soluzione» rispetto alla previsione di un incremento dell’Iva dal 4 al 21% per tutti gli abbinamenti editoriali. «Nel settore librario – dice Polillo nella lettera – ciò significa colpire soprattutto i contenuti digitali innovativi allegati ai libri. I prodotti più colpiti sono i libri educativi (libri scolastici, universitari, sussidi come dizionari o enciclopedie) che spesso hanno un’estensione digitale: eserciziari, approfondimenti, simulazioni di laboratorio virtuale, ecc.; i libri per bambini – spesso accompagnati da audio-letture -; quelli professionali o preziose operazioni culturali basate sul multimediale. La misura è, quindi, per noi, semplicemente incomprensibile, perché illogica e contraria a una serie di obiettivi politici che il Governo da lei guidato ha assunto. In primis, contraddice il suo personale impegno: “Mai più tagli alla cultura”, così come contraddice l’impegno a favore del digitale nella scuola e nell’università».


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