Elio VittoriniL’altra faccia di Elio Vittorini… Il grande scrittore, prima di diventare comunista, ebbe rapporti di amicizia con Giacomo Antonini, un conte veneziano infiltrato del regime tra i letterati. I legami furono alquanto stretti, d’altronde Vittorini per molto tempo rimase fedele al Duce, l’adesione al partito fascista era piena, con tanto di tessera ottenuta fin dal ’25, e la collaborazione dal ’31 al ’37 al settimanale delle camicie nere a Firenze “Il Bargello” è la conferma di un impegno politico attivo che portò Vittorini nel ’42 a partecipare a Weimar a un convegno nazista. D’altronde, lo stesso Antonini sorvegliò i fratelli Rosselli e Sturzo, ma tenne rapporti con l’intero gotha letterario italiano: Alvaro, Montale, Gadda, Brancati, Soldati, solo per fare qualche nome.
Per fare luce su questi aspetti poco noti dell’impegno civile e politico di Vittorini sarà utile la lettura dell’articolo di Roberto Festorazzi pubblicata da Avvenire nell’inserto culturale Agorà.
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