J.M.Coetzee, in una foto di Mariusz Kubik
J.M.Coetzee, in una foto di Mariusz Kubik
I sogni sono utili a capire la realtà oppure no?
E’ il dilemma che John Maxwell Coetzee rappresenterà nel corso dell’intervento programmato stasera a Milano nell’ambito della Milanesiana 2013, dove discuterà con Michael Chabon, Andrea De Carlo e Wole Soyinka alla rassegna diretta da Elisabetta Sgarbi.
L’intervento viene anticipato stamane da un brano su La Repubblica.
“Cari romanzieri, è troppo facile scrivere di sogni” scrive il premio Nobel per la letteratura 2003. E aggiunge: “I sogni nei romanzi mi sembrano un espediente primitivo quanto i sogni nelle fiabe popolari”. E si chiede: “Non hanno fatto il loro tempo?”.
Al dilemma replica un fantomatico mistero “O”, che spiega: “Soltanto nel sonno si comprendono cose irraggiungibili nella veglia”.

Il brano è pubblicato sul quotidiano in edicola oggi.


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