Dice Creta al signor Uccello-giraviti: “L’odio è come un’ombra nera che va espandendosi. Nella maggior parte dei casi neanche chi la produce sa fin dove arrivi. E’ come un’arma a doppio taglio. Ferendo l’avversario feriamo contemporaneamente noi stessi. Più grave è la ferita che inferiamo a lui, più grave è la nostra. In alcuni casi è fatale. Eppure non è qualcosa di cui ci si possa liberare facilmente”.
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