Disordini a Porto Alegre, foto di Gilmar Mattos
Disordini a Porto Alegre, foto di Gilmar Mattos
Non metto in discussione le ragioni di ciò che muove le persone nelle piazze, da Istanbul a Rio de Janeiro. Ma non credo che il modo per esprimere quelle ragioni sia il più giusto.

Dice Creta al signor Uccello-giraviti: “L’odio è come un’ombra nera che va espandendosi. Nella maggior parte dei casi neanche chi la produce sa fin dove arrivi. E’ come un’arma a doppio taglio. Ferendo l’avversario feriamo contemporaneamente noi stessi. Più grave è la ferita che inferiamo a lui, più grave è la nostra. In alcuni casi è fatale. Eppure non è qualcosa di cui ci si possa liberare facilmente”.


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