Un anno di riflessioni, di visioni e di vaneggiamenti con Scecspir intorno alla scrittura e alla lettura, poi l’idea di un concorso letterario.
L’orrore per ogni genere di violenza e di guerra suggerisce un titolo alla Hemingway, ma l’obiettivo di questo certame letterario non c’entra niente con lo scrittore americano.
Ecco “Addio alle armi: scriviamo per disarmare il mondo… o almeno l’Italia”

E’ inutile, lo abbiamo capito, essere precisi su certi argomenti; chi vuole crederci ci crede, chi no, no! Al di là di pindariche dimostrazioni.
Però è vero che i poveri sono più di due miliardi nel mondo e, per l’Onu, lo è chi ha meno di due dollari al giorno per tirare avanti. Andate su qualsiasi atlante e controllate quanti paesi non possano fare a meno di dichiarare meno di 730 dollari di reddito annuo per abitante.
Ma allora se si potesse dare un dollaro al giorno in più ai due miliardi di poveri per una cifra totale di circa 365 x 2 miliardi = 730 miliardi di dollari non esisterebbero più i poveri, almeno secondo la definizione dell’Onu? Chi vuole crederci ci creda chi no, no! però se le opinioni alla fine devono fare i conti con i numeri sembrerebbe proprio così!
730 miliardi di dollari annui da distribuire fra le popolazioni povere del mondo!
E’ inutile essere precisi su certi argomenti, però bisogna essere proprio imbecilli (oppure distratti) per non sapere che le spese per armamenti superino di gran lunga questa cifra. 730 miliardi è meno della spesa in armamenti dei soli Stati Uniti d’America, contate poi la Russia, la Cina, l’Europa, il mondo arabo etc. etc. etc.
Ecco perché “Addio alle armi”: scriviamo per disarmare il mondo o almeno l’Europa o almeno l’Italia! Basta con la costruzione di armi e sì agli aiuti ai paesi poveri.
E se i falsi economisti (“chiattilli” di ieri diventati adulti) vi spiegheranno che non si può voi gridate: “Svuotate gli arsenali e riempite i granai!” che fu il grido dell’unico amato dei nostri presidenti, che, come sempre accade ai migliori, restò incompreso.

A domani il regolamento del concorso e la scheda di partecipazione. Non c’è fretta: il termine per consegnare i lavori è fissato al 6 agosto, nel ricordo del giorno terribile di Hiroshima.