Vulcano

DISARMO

Si arrampica l’edera sul muro
la vasca piena di verde melma
bianche di luna le stanze vuote
smobilitazione nell’aria
ma stasera le rane gracidano più forte.

DISGELO

Neve d’aprile candida indifesa
non più guerra di gelo e di tempesta
si aprono i crochi blu e viola al sole
gocciola dai rami la pace.

VULCANO

sono la Madre Terra
e tu non eri cattivo
quando bruciavi
i miei fianchi
con lava incandescente,
avvelenavi l’aria
con gas asfissianti.
Le tue esplosioni
illuminavano il cielo,
i boati terrorizzavano
i bambini.
Non eri cattivo, lo so,
non sei l’uomo della guerra.
Adesso, dopo millenni,
fertile cresce sui tuoi fianchi
la ginestra,
sorgenti d’acqua
le mie lacrime di gioia.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *