evaluna libreria/artgallery e SIL Società Italiana delle Letterate
9 MAGGIO ORE 18,30 (piazza Bellini, 72 – Napoli)
presentano
LE DONNE DELLA CATTEDRALE
storie di occupazioni, rimozioni, immersioni,
senza tetto, femministe e spazi di libertà a Palermo
di GISELLA MODICA
per Villaggio Maori edizione, 2013
introduce SERENA GUARRACINO
interventi di FLORIANA COPPOLA e NADIA NAPPO
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Il libro racconta l’occupazione, nel 2001, della Cattedrale di Palermo, da parte di un gruppo di donne senza tetto che daranno vita, insieme agli uomini, al Comitato 12 luglio. Le loro storie s’intrecciano e si contagiano con quelle delle ragazze dei centri sociali SPARO e LABZETA che le sostengono nella lotta. Due mondi, due linguaggi, due modi di sentire, due lati della città – quello che guarda il mare e quello che guarda monte Cuccio – completamente diversi, che cercano di comunicare.
A fare da spola tra le due parti della città, e insieme tra due parti dentro di se stessa, perennemente in conflitto, è Mara, studentessa di filosofia, che abita in via Liguria, la parte ricca della città.
Mara, per superare il trauma dell’abbandono del padre e sfuggire al rapporto con la madre, da lei definito “una trappola”, accetta l’invito di Giorgio a partecipare al G8 di Genova.
Tornerà da quell’esperienza a pezzi, balbettando, come le succedeva da piccola, e con la stampella.
Per uscire dal tunnel dove si è cacciata, e tentare di ricomporre i pezzi, frequenta “LabZeta”, il centro sociale occupato, fa lavoro di quartiere alla Kalsa, e segue un corso di politica della differenza per diventare “una Perfetta Estranea”.
L’esperienza sembra dimostrarsi positiva, abbandona infatti la stampella e non balbetta più.
Lo sgombero violento del centro sociale da parte della polizia in tenuta antisommossa, le farà rivivere l’incubo della mattanza al Bolzaneto, facendola ripiombare nel buio più fitto. L’incontro, non previsto, col gruppo di donne senza tetto, che occupano per protesta la Cattedrale, orienta in modo diverso i suoi propositi, offrendole un’opportunità per scavare dentro se stessa e trovare una via d’uscita…
GISELLA MODICA: Sono nata nel 1950, vivo a Palermo, una figlia archeologa precaria, un marito, una gatta in casa, diversi in giardino.
Mi sono fatta il ’68, nel ’75 ho detto addio alla doppia militanza e sono diventata femminista.
Mi sono fatta tutte le manifestazioni, a partire dal salario alle casalinghe, fino a SNOQ, e tutti gli Otto Marzo, anche se non ci credevo. Sono stata candidata, poi ho detto basta! Voglio solo leggere e scrivere per cambiare il mondo.
Femminista sono tuttora, molto vicina al pensiero della Comunità Diotima di Verona.
Dal ’93 faccio parte della redazione della rivista Mezzocielo, bimestrale di donne autogestito, fondato nel ’92, dopo le stragi di Falcone e Borsellino, e del direttivo dell’associazione Biblioteca delle donne UDI Palermo, fondata nel 1948.
Ho condotto laboratori di narrazione con donne adulte poco scolarizzate e in alcune scuole.
Per Stampa Alternativa ho pubblicato Falce, Martello e cuore di gesù, e Parole di terra, tratto da un laboratorio di narrazione con le donne di un antico quartiere di Palermo.
Ho pubblicato diversi racconti e saggi su riviste e antologie
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