Nella terra devastata dall’odio non è possibile ascoltare neppure più il rantolo di un uomo che muore o il grido d’una madre. La guerra è muta per Giovanni Guadagnoli. Ed è da questa immagine che Scecspir avvia la pubblicazione dei lavori che ci segue ha voluto inviarci in occasione del concorso letterario Addio alle armi (scaduto il 6 agosto scorso).
Un tema quello del disarmo che nelle ultime settimane ha conosciuto nuovi orrori e nuove riflessioni, dopo l’acuirsi della crisi siriana.
Giovanni Guadagnoli si è laureato in Lettere e Filosofia presso La Sapienza di Roma, con il massimo dei voti e la lode (tesi in Storia dell’Arte Contemporanea). Vive in provincia di Milano. Si interessa di ricerca fotografica da più di due decenni e diversi sono gli ambiti a cui ha dedicato la sua attenzione: dal ritratto al nudo, dalla fotografia pubblicitaria (tre campagne per Giorgio Armani) alla rappresentazione della città e del paesaggio. Il suo interesse primario è concentrato, però, sull’analisi dei profondi turbamenti che minano il concetto di “vero” e sulla conseguente destabilizzazione che investe i codici della rappresentazione fotografica. L’interesse per la scrittura (racconto, poesia, critica d’arte) corre parallelamente a quello per le arti figurative. Attualmente G. Guadagnoli insegna Storia dell’arte negli istituti di istruzione superiore.
Buona lettura con “Guerra”
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