Scene di vita quotidiana al Cairo, foto Hajor
Scene di vita quotidiana al Cairo, foto Hajor
Oates vs Islam: la cronaca della polemica è riportata in un diffuso articolo del Guardian di stamattina. La scrittrice Joyce Carol Oates ha fatto su Twitter una riflessione un po’ forte in margine agli stupri del Cairo: “Nel Paese in cui il 99.3 per cento delle donne dichiara di aver subito aggressioni sessuali e dove gli stupri sono un’epidemia – vedi in Egitto – viene naturale chiedersi: qual è la religione predominante laggiù?”.
Joyce Carol Oates a Bryant Park, Manhattan. Foto Asterix611
Joyce Carol Oates a Bryant Park, Manhattan. Foto Asterix611
Di qui la sacrosanta caterva di critiche e di accuse di razzismo, non tutte piovute dal fronte musulmano come dimostra il “cinguettio” di un altro scrittore, Teju Cole: “Che tristezza”. Alla fine è giunta la parziale retromarcia della Oates: “Blaming religion(s) for cruel behavior of believers may be a way of not wishing to acknowledge they’d be just as cruel if secular”. Come dire: in fondo la religione non c’entra. E allora giunge la domanda: lo vedi che era meglio se stavi zitta?


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *