Sofia Loren, Gilberto A.Viciedo
Sofia Loren, Gilberto A.Viciedo
Un incipit inequivocabile con quel triplice e disperato “pronto” lanciato al telefono all’indirizzo dell’amante che ormai non ne vuole piรน sapere di lei, e che per tutto il tempo non dirร  una sola parola. Eccolo quel tormentato monologo che pur ripercorrendo il copione antico quanto il mondo della donna sedotta e abbandonata ha la forza di coinvolgere lo spettatore e di renderlo partecipe del dramma.
E’ la nuova sfida della grande Sofia Loren, che si misura con il testo scritto da Jean Cocteau nel 1928 “La voce umana”. Ma stavolta il monologo (rivisitato da Erri De Luca) sarร  recitato in napoletano, in un corto che proprio in questi giorni la Loren sta girando per le strade di Napoli insieme al figlio Edoardo Ponti. Non sarร  la prima riduzione cinematografica: anche nel ’48 Roberto Rossellini riprese il testo, per affidarlo all’interpretazione indimenticabile di Anna Magnani.
Letta da Cocteau agli attori della Comรฉdie Franรงaise il 13 marzo 1929, La voce umana viene subito accettata allโ€™unanimitร : verrร  interpretata, per la regia dellโ€™autore, nel febbraio del โ€˜30 da Berthe Bovy, scenografo al suo esordio Christian Bรฉrard che disegna per lโ€™attrice una piccola stanza bianca, con un letto disfatto e una lampada. Quando si mette giรน il telefono – aveva detto piรน volte Cocteau agli amici – รจ come se distruggessimo lโ€™ultima nostra possibile avventura, incuranti dei gemiti dellโ€™altro da noi. Rivelerร  Raissa, la moglie di Jacques Maritain: โ€œNe sono sconvolta. Eโ€™ la miglior tragedia che Cocteau ha scritto, la piรน semplice, la piรน umana, la piรน puraโ€.

Leggi qui in pdf il testo del libretto scritto da J.Cocteau nel ’58 per il rifacimento di Francis Poulenc Voix_humaine


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