V.S. Naipaul, foto Georgia PopplewellIn principio fu Philip Roth. Poi lo seguì a ruota Alice Munro. Adesso anche l’81enne premio Nobel Vidiadhar Surajprasad Naipaul confida di sentirsi troppo vecchio per scrivere, sebbene poi puntualizzi: “Ma ho ancora tanti libri nella testa”. Di questo e di altro il grande scrittore nativo di Trinidad e inglese naturalizzato parla al Venerdì di Repubblica in edicola oggi in una gustosa conversazione con Sebastiano Triulzi avvenuta nel cottage vicino Londra, a Salsbury, a due passi da Stonehenge.
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