Come si legge in Napoli: luoghi letterari (Aurora Cacopardo, Francesco D’Episcopo, Napoli, Iuppiter edizioni 2011) Incoronato era nato a Montreal (Canada) il 4 luglio 1920. La madre Rosina Cerreti era piemontese di Asti; il padre Ottorino di Ururi, paese del basso Molise, in provincia di Campobasso. Incoronato trascorre i primi dieci anni della sua vita in Canada; nel 1930 si stabilisce in Italia con la sua famiglia. Ospite di uno zio, compie il corso scolastico medio e gli studi classici a Palermo. Nel 1938 inizia gli studi universitari iscrivendosi alla Scuola Normale superiore di Pisa, presso la Facoltà di Lettere e filosofia. A Pisa rimane però solo tre anni; si trasferisce successivamente all’Università di Napoli, dove si laurea in Lettere discutendo con il professore Giuseppe Toffanin una tesi sulle Operette morali di Giacomo Leopardi.
L’esistenza del giovane Incoronato viene presto sconvolta dalla chiamata alle armi: raggiunge nel 1940 il fronte francese come ufficiale di complemento e combatte su quello greco-albanese, dove in seguito a ferite riportate al braccio, è decorato di medaglia di bronzo.
Rientrato in Italia nel 1943, a Napoli, sposa Elvira Campese e inizia la sua attività di docente di lettere in varie scuole medie inferiori dell’area napoletana.
Sin da ragazzo aveva cominciato a scrivere testi di narrativa, di teatro, ma nulla di questi primi lavori risulta pubblicato. E’ del 1939 la prima pubblicazione: una raccolta di poesie intitolata Alzando le vele. Lo scrittore esordisce come romanziere nel 1950, con Scala a Potito, edito da Mondadori nella collana La Medusa degli italiani. L’opera viene particolarmente apprezzata dalla critica, tanto da essere segnalata nel 1949 al Premio Hemingway. Nel 1952 vede la luce, nella stessa collana, la raccolta Morunni, che dopo due settimane dalla pubblicazione compare tra i candidati al premio Viareggio. Solo dopo otto anni, nel 1960, torna sulla scena letteraria con un nuovo romanzo, Il Governatore, che ottiene il premio Napoli. Il 1960 è un anno particolarmente importante per lo scrittore: infatti, insieme a un gruppo di giovani intellettuali (Compagnone, Pomilio, Prisco, Rea) e altri illustri accademici (Salvatore Battaglia, Leone Pacini Savoj), fonda la rivista Le ragioni narrative, che uscirà per quasi due anni. Nel 1963 pubblica per l’editore Sugar il romanzo Compriamo bambini.
Tra le opere dello scrittore si annoverano anche racconti brevi e saggi pubblicati su giornali e riviste, quali Il Campione, Cronache meridionali, Nord e Sud, Paese Sera, Rinascita.
Luigi Incoronato muore suicida a Napoli il 26 marzo 1967. Dopo la morte, vengono ritrovati tra le sue carte uno scritto autobiografico e un racconto lungo, poi pubblicato dalla Mondadori nel 1968 con il titolo Le pareti bianche.
Francesco D’Episcopo e la sua laureata Miriam Lombardi sono curatori delle raccolte narrative di Incoronato, L’imprevisto e altri racconti (Napoli, Tullio Pironti Editore 2006) e Gli Apaches del Molise e altri racconti di emigrazione (Mercato San Severino, Salerno, edizioni Il Grappolo 2008).
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