Era il 2010 e dunque non sono lontani i tempi in cui quel mago dell’intelligenza artificiale Ray Kurzweil annunciava la messa a punto di nuove tecnologie per consentire la lettura digitale anche ai non vedenti.
Ed รจ solo di qualche mese fa, del dicembre 2012, la rassicurazione che presto quei saperi sarebbero stati disponibili a tutti attraverso nuovi prodotti che sarebbero approdati sul mercato grazie al progetto Libri italiani accessibili voluto fortemente dall’Aie (in collaborazione con l’Uici e con il finanziamento dei Ministero per i Beni e le Attivitร culturali) con la partecipazione di editori come Rcs, Iperborea, Mondadori, Giunti, Sonda, Polillo, Minimum Fax, Il Mulino, GeMs, Laterza, Zanichelli, Rubettino, e/o e Voland. In tutto 40 case editrici, in rappresentanza del 60% dell’intero mercato.
Ebbene oggi tutto questo รจ a portata di mano, anzi di click degli utenti disabili. Si tratta di oltre 2.500 titoli che saranno accessibili ai circa 2 milioni tra non vedenti (ne sono stimati poco meno di 400mila) e ipovedenti (calcolati intorno al milione e mezzo). Basterร andare sul sito www.libriitalianiaccessibili.it per fare la propria scelta cercando per autore, genere o nella top ten degli utenti. E presto l’operazione si potrร effettuare anche su altri siti: gli ebook saranno riconoscibili dal marchio Lia. Una volta avvenuto l’acquisto si potrร , a seconda delle esigenze, ingrandire o contrastare il testo con lo sfondo, collegarlo a un display Braille o a un sintetizzatore vocale, con la possibilitร di navigare nel testo tramite indice, note o rimandi interni.
Un bel passo in avanti per i due milioni fra non vedenti e ipo, ma anche per l’editoria che va incontro al “suo” mercato: si calcola che le persone cieche o affette da disturbi visivi leggano in media 9 libri all’anno, cioรจ tre volte di piรน di un lettore “normale”.
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